Il settore giovanile sta attraversando un periodo difficile. La situazione non è delle più rosee ma chi pensa ad un disarmo semplicemente si ricreda. Le persone passano, la Polisportiva resta. E’ piuttosto il momento che tutti ma proprio tutti riprendano a remare nella stessa direzione di chi questa associazione l’ha permeata, di coloro cioè che negli anni hanno costruito questa realtà con fatica, con passione, con determinazione e soprattutto senza interessi personali facendone una delle organizzazioni sportive più in vista del calcio giovanile e dilettantistico della Lombardia.
Detto questo ( o meglio scritto questo ) anche l’ultimo fine settimana è stato piuttosto avaro di soddisfazioni.
Ci tengono su il morale la Prima Squadra – tornata brillante al quarto risultato utile e al terzo successo consecutivo che la riposizionano in zona play-off – e i “terribili” giovanotti del 2000 corsari a Treviglio e ormai da qualche settimana stabilmente al vertice del girone C lombardo di categoria.
Le dolenti note vengo dalla Juniores che crolla a Cavenago, contro una Speranza Agrate finora anonima protagonista ( non ce ne vogliano gli amici brianzoli ) del girone, e che conferma i limiti di maturità, dei quali abbiamo già fatto cenno nelle scorse settimane, piuttosto che quelli tecnici per poter ambire ad una stagione di vertice. Le attenuanti ci sono certamente ma non bastano a spiegare come si possano annichilire le squadre di altissima classifica e si possa naufragare con quelle che occupano mediamente le zone calde e meno ambite.
Alla vigilia era oggettivamente difficile sperare di fare punti per gli Allievi 97 con l’Alcione, seconda forza del girone D ma visto l’andamento dell’incontro la sconfitta lascia l’amaro in bocca. E non poco
Un amico preso dallo sconforto ha messo la parola “fine” alla stagione degli Allievi 98. Certo la situazione generale e anche l’ultima prestazione possono far pensare che sia così. Ma mollare ora a meno della metà della stagione non credo possa avere un gran senso. Piuttosto bisogna reagire e lottare fino alla fine. Ma è ormai fondamentale che tutti diano tutto. Non c’è più tempo ne spazio per personalismi e/o egoismi di parte. Chi non sente più suoi i colori gialloblu lo dica. Ce ne faremo serenamente una ragione. A chi invece sente in cuor suo che ha ancora un valore “indossare” la nostra maglia dico che è venuto il momento di darsi da fare senza se e senza ma. Lo sport e anche il calcio quindi, sono maestri di vita. Le somme si tirano alla fine ma se avremo dato tutto e il responso ci sarà avverso avremo comunque la serenità e lo spessore morale di accettarlo senza drammi.
Altra prestazione negativa per i Giovanissimi 99 che mostrano una involuzione francamente eccessiva rispetto a quanto era lecito ad inizio stagione ragionevolmente aspettarsi. Ci sono sei squadre – compresa la nostra – in tre punti. Sinceramente non credo che fra queste la nostra sia la peggiore e neppure la seconda fra le peggiori quindi anche in questo caso non si deve mollare e valgono le considerazioni fatte per i 98 di cui sopra.
Purtroppo anche le nostre compagini dei Giovanissimi 99 e 2000 provinciali non raccolgono soddisfazioni questa volta. I ragazzi di Perrone si fanno superare largamente dagli ospiti del Leone XIII mentre quelli di Zupo perdono di misura sul sintetico del Dindelli. Peccato ci rifaremo nelle prossime partite.
Alla prossima…